Green Talks: a lezione di sostenibilità con Silvia Moroni

Green Talks è un format che si propone di raccontare le storie di startup, imprese virtuose e personalità che si sono distinte nel campo della sostenibilità ambientale e dell’innovazione digitale.

Per questo appuntamento abbiamo scelto di intervistare Silvia Moroni, Parla Sostenibile su Instagram: un’influencer che parla di sostenibilità a tutto tondo e che negli scorsi giorni ha pubblicato insieme a Slow Food il suo primo libro dal titolo “Parla Sostenibile, poche (tante) parole per diffondere il verbo green”. Ringraziamo Silvia per la chiacchierata.

Raccontaci un po’ di te…come nasce la tua passione per l’ambiente e da quale background provieni?

“Vengo da un piccolo paese della Toscana in provincia di Pistoia e probabilmente è proprio lì che nasce il mio amore per la natura. Dopo aver concluso la triennale in lettere moderne, ho deciso di trasferirmi a Bologna per completare gli studi con la magistrale di scienze linguistiche. La prima esperienza formativa legata al mondo della sostenibilità arriva dopo, con un master all’università di Scienze Gastronomiche. Questo corso viene organizzato proprio da Slow Food e si basa totalmente sulla sostenibilità alimentare. Quindi, ho deciso di continuare gli studi con un Master di secondo livello in Sviluppo Sostenibile e cambiamento climatico all’Università di Pisa. Dopo aver lavorato per qualche anno, è arrivato il covid e la mia vita è cambiata totalmente: il lavoro che avevo era finito, e decisi che era il momento di intraprendere un mio percorso. E così nasce Parla Sostenibile.”

Con un tale seguito sei diventata un pilastro quando si parla di sostenibilità sui social, ma qualcuno potrebbe ancora non conoscerti. Raccontaci come nasce e come si è evoluto nel tempo il tuo lavoro.

“Effettivamente il mio lavoro è in continuo cambiamento ed ha vissuto varie fasi durante il suo percorso. Tutto nasce con la sostenibilità alimentare: grazie agli studi che ho compiuto mi sono sempre sentita sicura a parlare di determinate tematiche anche dal punto di vista scientifico. Con il passare del tempo la community è cresciuta sempre di più e ho iniziato ad allargare un po’ i miei orizzonti. I follower hanno iniziato a farmi domande anche relative ad un lifestyle più sostenibile e quindi mi sono comportata di conseguenza, iniziando a trattare nuove tematiche come ad esempio il funzionamento di un’economia circolare e tanto altro. Credo che uno dei miei punti di forza sia quello di essere sempre stata a stretto contatto con la mia community, non ho mai avuto paura del cambiamento e sono stata in grado di  evolvermi in base alle richieste del pubblico.”

Grazie alla tua professione ti interfacci molto spesso con aziende più o meno grandi. Cosa dovrebbe cambiare nel nostro Paese per rendere il tessuto industriale più vicino ad un concetto di sostenibilità a 360 gradi?

“Non è una domanda facile. La prima cosa che mi viene in mente è che si dovrebbero iniziare a promuovere realmente la circolarità e la sostenibilità. Ciò significa soprattutto semplificare la burocrazia e semplificare i processi che permetteranno una transizione. Trovo inconcepibile come alcune volte i processi del riciclo siano più costosi e complessi rispetto a quelli dell’economia lineare. Molte persone, e quindi molte aziende, non sentono innata questa esigenza di cambiamento ed è per questo che servirebbero quantomeno degli incentivi ed una burocrazia semplificata. Pur non essendo troppo dentro alle aziende, mi sono resa conto che una soluzione migliore per l’ambiente esiste, ma spesso risulta essere la più costosa e faticosa.”

Negli scorsi giorni è uscito il tuo libro “Parla Sostenibile” in collaborazione con la casa editrice di Slow Food. Cosa ti ha spinto a scrivere un libro e qual è il messaggio che deve restare?

“Già in passato avevo intrapreso un percorso al fianco di Slow Food e sono molto contenta che siano i miei compagni di viaggio anche per quest’altra avventura poiché sposo in pieno i loro principi e condividiamo gli stessi valori. Questo libro vuole essere una guida su alcuni argomenti chiave della sostenibilità. Non direi che si tratta solo di un testo tecnico, ma è sicuramente un libro con cui ho voluto mettere nero su bianco alcuni concetti chiave della sostenibilità ambientale nella teoria e nella pratica. I temi trattati sono principalmente il risparmio energetico, la biodiversità, come comportarsi con l’acqua e tanto altro, ma c’è un capitolo cui tengo particolarmente. Nell’ultimo capitolo – dal titolo “comunica sostenibile” – provo a spiegare come, una volta assimilati i concetti del libro, si possa anche diffondere ciò che si è scoperto e convincere amici e parenti ad adottare uno stile di vita più green. Questo libro per me è molto importante perché da un lato voglio dimostrare a tutti come si possano affrontare tematiche importanti con un po’ di leggerezza mista a competenza, e dall’altro perché credo che nei prossimi anni conoscere il clima e l’ambiente diventerà la base per tutti noi, come aprire Facebook o controllare le mail sul proprio cellulare.”

Quali sono le idee e i progetti per il futuro?

“Per il momento sono molto presa dal libro e nel prossimo periodo mi dedicherò agli eventi e alle presentazioni che ci sono in programma. Il mio obiettivo principale è quello di continuare a lavorare con i social, ma anche quello di creare una community che funzioni non solo online, con eventi, raduni e molto altro. Mi piacerebbe continuare ad espandere la realtà di Parla Sostenibile ed ampliare i miei orizzonti e ciò significa che dovrò continuare a lavorare. Per il prossimo futuro c’è un progetto in cantiere ma per ora non voglio rivelarvi nulla.”

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