Ciafani:”Non perdiamo tempo a discutere di nucleare”

Come è già noto da tempo, l’unico modo per provare ad uscire dalla profonda crisi climatica in cui si trova il nostro Pianeta sarebbe rivolgersi a fonti di energie alternative e rinnovabili. 

Affidarsi a delle fonti di energia green significherebbe ottenere energia a prezzi inferiori sia dal punto di vista prettamente economico che inferiori a livello ambientale. 

Attualmente, nel nostro Paese, la discussione sull’implemento delle tecnologie relative all’energia nucleare è quanto mai in voga, anche se con il referendum abrogativo del 2011 la questione sembrava essersi chiusa.

Il presidente di Legambiente, Stefano Ciafani, ha preso una netta posizione in merito alla questione, dichiarando che pensare al nucleare come una soluzione sia, per l’Italia, soltanto una perdita di tempo. 

La vera e unica strada che il nostro Paese deve percorrere è quella dello sviluppo delle rinnovabili, dell’efficienza e dell’innovazione tecnologica, sia per accelerare la transizione ecologica ed energetica, sia per rispettare gli obiettivi per il clima fissati al 2030 ed azzerare le emissioni nette di CO2 entro il 2050.

D’altra parte però, non è possibile ignorare altre campane che si sono esposte in merito alla questione del nucleare.

Roberto Cingolani, ministro per la Transazione Ecologica, si è mostrato speranzoso riguardo l’argomento ed ha infatti dichiarato che se a un certo momento si verifica che i chili di rifiuto radioattivo sono pochissimi, la sicurezza elevata e il costo basso, è da folli non considerare questa tecnologia”.

Nonostante le opinioni contrastanti da considerare, l’unica cosa impossibile da ignorare sono i fatti.

Oggi i tre grandi problemi dell’energia nucleare restano ancora irrisolti: oltre agli esorbitanti costi che comporta l’energia nucleare, non vanno dimenticati il problema della sicurezza degli impianti e soprattutto delle scorie nucleari che ne derivano. 

Se guardiamo al di là del nostro naso possiamo notare come ormai solo una piccola parte di paesi nel mondo spingano ancora verso il nucleare: basti pensare che la Germania ha annunciato la chiusura dell’ultima centrale nucleare presente sul territorio entro la fine del 2022.

Sono solo 13, infatti, i Paesi che ancora hanno in cantiere progetti per la costruzione di centrali nucleari. 

E se ancora non fosse chiara la direzione da prendere, è giusto ispirarsi al virtuoso percorso di Enel, che da azienda costruttrice di centrali nucleari, è diventata il principale operatore al mondo per quanto riguarda le energie rinnovabili.

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